RESOCONTO GIORNATA DI STUDIO CESGRAF
23 marzo 2010
Francavilla al Mare - Pescara presso Romantik Hotel Sporting Villa Maria
"Uomini e donne, oggi
la grafologia nella società attuale"
da sinistra: Massimo Redaelli, Anna Dondero, Vania
Bortolozzo, Angela Mele,
Lorella Lorenzoni, Daniela Cieri, Pasquale Vigna, Elisabetta Agnoloni
Pubblico
La giornata di studio offerta annualmente dal Cesgraf ai propri Associati, quest'anno si è svolta a Pescara, e precisamente a Francavilla al Mare nella splendida struttura del Romantik Hotel Sporting Villa Maria. L'ampia sala congressi luminosa e accogliente, l'ambiente raffinato, l'ampio parco ombroso disseminato di piante e fiori hanno fatto da cornice ad un evento particolarmente interessante sia per l'attualità del tema "Uomini e donne, oggi la grafologia nella società attuale" sia per la qualità degli interventi e per la calorosa partecipazione del pubblico proveniente soprattutto dalle sedi Cesgraf di Pescara, Campobasso e Roma.
Le relazioni, coordinate da Angela Mele in qualità di chairwoman, dopo una breve introduzione della stessa Mele sullo spirito delle tradizionali giornate di studio del Ce.S.Graf, si sono succedute con particolare attenzione alla sequenza, in modo che i diversi argomenti fossero collegati tra loro da un fil rouge: si è quindi passati da una tema attualissimo come " Facebook: le nuove relazioni virtuali (Daniela Cieri), alla difficoltà di comunicazione profonda tra uomo e donna "Quello che le donne dicono e gli uomini non dicono" (Lorella Lorenzoni), al cambiamento dei ruoli nel sistema familiare "La predisposizione al cambiamento disagio o rinnovamento?" (Pasquale Vigna), al tema della cosiddetta diversità "Diversi uomini e donne" ( Dondero/ Redaelli); Vania Bortolozzo, psicoterapeuta, ha portato casi concreti su "La difficoltà di diventare adulti nella società attuale", mentre il tema inquietante "La precocità sessuale nei preadolescenti di oggi" è stato trattato da Elisabetta Agnoloni. Le relazioni complete verranno pubblicate sui numeri della rivista Ce.S.Graf "Grafologia e sue applicazioni".
Qui di seguito ne diamo un breve sunto
Purtroppo Elena Manetti, ospite illustre e abituale della Giornata di Studio Cesgraf, non è potuta intervenire con la sua prevista relazione "Donne e potere". Ha inviato il seguente comunicato:
"Con molto dispiacere, per gravi motivi familiari, non sono potuta intervenire alla Giornata di Studio Cesgraf 2010, appuntamento da sempre molto gradito e stimolante. La mia relazione, che avrò, spero, la possibilità di pubblicare nella rivista, ha trattato il potere delle donne nell'attualità. Dopo un breve excursus storico-sociale sulla declinazione del potere al femminile, la mia attenzione si è spostata sul ruolo della donna nella realtà di oggi: le donne in politica sono curiosamente diverse, almeno dall'analisi grafologica, tra destra e sinistra; più femminili, seduttive, anche se con grande motivazione narcisistica e carisma la Santanché, la Carfagna; più "maschili" essenziali e severe quelle di sinistra come Rosy Bindi, legate ad una motivazione quasi affettiva quella di Emma Bonino. Il mondo dello spettacolo presenta anche interessanti differenze: la Ventura, concreta, decisa e sicura; morbida, femminile, ma anche stabile emotivamente e con qualche motivazione ludica e adolescenziale Antonella Clerici. Le nuove donne scienziato presentano caratteristiche "orali" che potrebbero sconcertare, ma che hanno invece una logica di narcisismo e concretezza da rivalutare e studiare. Il "pianeta donna" è stato per me un'affascinante scoperta non ancora conclusa". Elena Manetti
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Daniela Cieri " Facebook: le nuove relazioni virtuali"
L'intervento ha messo in luce le nuove dinamiche relazionali utilizzate in Facebook. Dopo una breve introduzione sulla nascita in America nel 2004 del "Libro della Facce" ad opera di uno studente statunitense, un ragazzino di 20 anni che decide di mettere in rete tra di loro gli studenti dello stesso campus universitario, è seguita la presentazione di numerose scritture reperite in risposta ad un questionario divulgato a 120 persone a cui è stato richiesto se fossero iscritti a Fb oppure no, e se sì, per quale motivo. A conclusione del questionario è stato chiesto di manoscrivere almeno 10 righe.
Alla domanda del perché sei iscritto la maggior
parte delle persone ha risposto "per trovare vecchi amici, chattare con
loro, trovare nuove amicizie", mentre chi ha risposto NO ha indicato come
motivo che non è il modo giusto per intraprendere relazioni, oppure "ho
già amici nel modo reale".
E' singolare notare che la maggior parte delle scritture reperite, per lo più
ad opera di donne, presentano forme orali, arrotondate e arrotolate, con scarso
movimento e scarso dinamismo dovuti alla prevalenza di forma. Le forme statiche
e gonfie, la dimensione grande, spesso una notevole forza pressoria, movimento
non propulsivo, tratto fermo a sostenere le forme importanti sono tutti segni
di avidità effettiva, bisogno di rassicurazione e di accettazione, esigenza
di piacere. Partendo dunque dal tema dell' innegabile narcisismo che le scritture
orali (grandi, gonfie, arrotolate) ci suggeriscono, FB pare sia in grado di
soddisfare e di dare spazio a quella forma di narcisismo che permette di infondere
sicurezza in chi vuole valorizzarsi nel gruppo, di chi vuole attirare l'attenzione,
di chi desidera essere visibile. FB è potente perché permette
attraverso un clic con poche parole, un immagine, una canzone, di uscire dall'
invisibilità. In effetti il tema comune agli iscritti è soprattutto
la paura dell' invisibilità, che FB permette di superare assegnando un
posto anche a chi invece, per quanto raramente, ha una scrittura piccola, spaziata,
bucata. La relazione è stata arricchita dalla presentazione e commento
di varie scritture sul tema.
Sul n.ro 44 della rivista Ce.S.Graf.
"Grafologia e sue applicazioni"
è pubblicata la relazione completa
Lorella Lorenzoni "Quello che le donne dicono e gli uomini
non
dicono" - e non scrivono - ha aggiunto la chairwoman rifacendosi
alla considerazione che, alla richiesta di Daniela Cieri ai frequentatori di
Facebook di mandare le loro scritture per effettuarne lo studio, sono state
le donne ad aderire in numero di gran lunga maggiore rispetto a ben pochi uomini.
Nel corso dell'intervento sono state presentate e analizzate le scritture della
famosa coppia Anais Nin e Henry Miller ed è stato evidenziato quanto
le loro scritture potessero riflettere le dinamiche profonde di quella rara,
indissolubile passione nutrita da un forte desiderio di entrambi di evolvere.
A seguire sono state analizzate le scritture della coppia Jung e S. Spielrein,
cercando di cogliere come nelle grafie fossero presenti similitudini e come,
in quella segreta simmetria, il "non dire"di Jung abbia permesso alla
giovane Spielrein di far emergere la sua più vera e profonda natura trasformando
un amore impossibile in una grande crescita personale e professionale. Infine
l'analisi grafologica di tre giovani coppie ha permesso di evidenziare e di
tracciare come linea di conclusione quanto importante sia anche ai fini di una
buona riuscita della coppia l'espressione grafica del concetto di autenticità.
Pasquale Vigna "La predisposizione al cambiamento
disagio o rinnovamento?"
Allora, gli uomini non dicono e non scrivono!... All'interrogativo sconfortante
che serpeggiava tra il pubblico ha acceso una luce di speranza Pasquale Vigna
nel corso del suo intervento in cui ha presentato i mutamenti in corso nella
società attuale, soprattutto in relazione al ruolo paterno, che pare
vada sempre più indirizzandosi verso la cura e la tenerezza nei confronti
dei figli, tendenze che fino a poco tempo fa sembravano essere delegate esclusivamente
alle madri. A convalidare il tema trattato sono state presentate numerose e
interessanti scritture.
Dopo un breve intervallo trascorso a passeggiare nel parco e nel romantico Giardino d'Inverno e nel parco dell'Hotel, hanno introdotto la seconda parte della Giornata
Anna Dondero e Massimo Redaelli che nel corso
del loro intervento "Diversi uomini e donne"
hanno illustrato l'evoluzione del concetto di omosessualità in Psicologia,
da Freud fino ai recenti pronunciamenti dell'American Psycological Association,
presentando un'ampia documentazione di grafie. Dopo un excursus sui differenti
presunti segni grafologici rivelatori di omosessualità enunciati
da alcune Scuole italiane, da cui la Scuola francese si dissocia non potendo
assolutamente documentare che esistano segni grafici rivelatori di omosessualità,
in quanto le cause che predispongono a tale orientamento sono molteplici e profonde.
Le scritture presentate infatti, tratte da una ricerca ad opera degli stessi
relatori su 200 soggetti di dichiarati omosessuali, hanno confermato questo
assunto.
Insuccesso della grafologia francese - si interroga Anna Dondero? Tutt'altro,
ha sottolineato Angela Mele, ribadendo che non è compito di una grafologia
seria diagnosticare, giudicare e stigmatizzare, ma piuttosto quello di cercare
di capire il funzionamento della psiche e non quello dei propri gusti e dei
propri organi sessuali.
E' seguita la relazione di Vania Bortolozzo "La difficoltà di diventare adulti nella società attuale" che si è valsa della sua competenza ed esperienza di psicoterapeuta per presentare casi reali (di cui ha documentato il feed-back) di giovani d'oggi che restano bambini, sia per una diffusa immaturità in cui fa spesso da scudo un'eccessiva protezione familiare, sia per le pressioni sociali che premiano il successo facile e immediato a cui i giovani aspirano anche attraverso l'emulazione di personaggi "di successo" reiteratamente proposti dai media. Incapaci di affrontare le lotte della vita, non riescono ad acquisire una reale consapevolezza dei propri bisogni profondi e preferiscono adagiarsi in situazioni di comodo, ritardando così la loro crescita.
Ha chiuso il ciclo di interventi Elisabetta Agnoloni presentando un suo personale studio grafologico su "La precocità sessuale nei preadolescenti di oggi".
Secondo la relatrice, tale studio non può prescindere dalla teoria freudiana dello sviluppo psicosessuale e in particolare alla teoria contenuta nel suo saggio "Introduzione al narcisismo", quale chiave interpretativa delle ragioni che spingono alcuni bambini ad assumere comportamenti sessuali espliciti in età precoce. Dalla sua ricerca grafologica, sia pur limitata comunque illuminante, è emerso che le bambine tendono a conservare caratteristiche narcisistiche, rilevabili dalla scrittura, in percentuale molto più alta rispetto ai bambini (oltre il 70%). Il diverso sviluppo del Narcisismo tra femmine e maschi è rilevabile dalle scritture presentate di una quarta e di una quinta elementare, ma il risultato più interessante ai fini di questa ricerca è che le scritture di bambini che manifestano comportamenti sessuali precoci presentano una forte carenza di segni narcisistici: infatti le scritture prese in esame di bambini dagli 8 agli 11 anni che hanno manifestazioni sessuali esplicite, evidenziano la carenza di quella confortevole forma di Narcisismo adeguata a consentire un fluire regolare delle energie pulsionali verso altre mete che non siano quelle del soddisfacimento delle pulsioni sessuali. Un bambino che non sia o non si senta sufficientemente amato nei primi anni di vita, pensa che ciò dipenda dalla sua inadeguatezza, sviluppa così una carenza narcisistica e tenta di sopperire al desiderio di essere amato attraverso il soddisfacimento delle pulsioni sessuali rivolte in parte al proprio corpo, in parte al corpo degli altri. Viene da pensare che questi comportamenti di sessualità precoce o inadeguata in ultima analisi non siano altro che un modo per ottenere attenzione ed affetto, oppure diventino una richiesta di aiuto mascherata da provocazione. O, al contrario, possono essere il segno di chiusura e di rifugio in una realtà immaginaria: in ogni caso rappresentano un indice importante di disagio esistenziale che non deve essere ignorato o, peggio, stigmatizzato e punito da coloro, insegnanti e genitori, che hanno l'impegnativo compito di aiutare i bambini a crescere avendo cura e rispetto del loro delicato equilibrio psicofisico.
Sul n.ro 44 della rivista Ce.S.Graf.
"Grafologia e sue applicazioni"
è pubblicata la relazione completa